--->..live essential, ride fixed..<---

...considerando il lungo periodo meglio pensare alla sopravvivenza, il resto verrà da sè...


11 mag 2009

ciclisti e morti...


oggi repubblica pubblica un articolo in cui afferma: "Il rischio di mortalità per chi pedala è di 2,18, il più alto in assoluto: per le auto è pari a 0,78, per i camion è 0,67, per i ciclomotori 1,06 e per le moto 1,96".
non mi sembra una cosa astuta pubblicizzare certe cose: si potrebbe pensare al fatto che in Italia ci sono troppe macchine per troppe poche persone; vivendo a Modena ho solo l'esempio della mia città: quante persone in media ci sono per ogni macchina?? massimo 2...ma sono casi molto rari, per non parlare di macchina con 4 persone (le uniche sono quelle degli "extracomunitari"), vere e proprie eccezioni.
se i giornali riflettessero su questo invece che sul rischio di mortalità??
se i governi (destra e sinistra) facessero propaganda sull'utilizzo dei mezzi pubblici invece che concedere l'ennesimo finanziamento alla FIAT per la rottamazione delle vecchie auto??
se magari si inizasse a pensare il codice della strada come a qualcosa fato per "difendere" coloro che rischiano di più girando per le strade (intendo i pedoni in primis, seguiti dai ciclisti, poi passiamo ai ciclomotori)??
se magari si inizasse a fare pagare miliardi di tasse (cit.) ai possessori degli splendidi SUV (l'impatto ambientale di 'sti cazzi sarà simile a quello di una bomba nucleare sull'ambiente..no?? :D)??

facciamo una azione da critical mass??? :)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anch'io vivo a Modena e ogni tanto vado in macchina. Preferisco andare in bici (fissa) e guardare quelli sfigati come me dentro le scatole. Mi chiedo spesso: -Perché non ho la precedenza assoluta su di loro? Perché non fanno per loro (noi) delle pista automobilizzabili (forse perché la parola è difficile [e forse sbagliata])?