ciao gibbi! stasera non riesco a passare all'examcm alle 21 per riprendere la mia bici. come facciamo? domani? oppure appena ritorni a modena ci sentiamo. ecco la mia mail: bizzarri.luca@gmail.com ... altrimenti chiedo a kappa il tuo numero. ok?
porca troia...se vado in ucraina in vacanza e cappello la mia ex bici mi faccio dire chi è stato a spedirla e quando torno lo inculo!!!
modena ha sempre dei bei primati...porca puttana: i vigili urbani più stupidi/stronzi, maggior numero di bici fottute, gendarmi più facce di cazzo che esistano...
d'ora in poi bisogna tenere controllati questi mercatini ... magari si rischia anke di fare un affare, e poi detto sinceramente, se mi rubassero una bici e poi la ritrovo da loro mi girerebbero le palle ma 2 soldi per riprendermela glieli darei volentieri...
A me è capitato (accompagnando MrDiMaggio al treno) di veder scendere un tipo losco con bici da corsa. L'ho guardato incuriosito dal fatto che per montarci sopra si vedeva che dai tempi del triclo non pedalava. Tre ore dopo girava assieme ad altri due in via del Taglio. Magari veniva da Bologna per andare allo Juta in bici ma ...
I LADRI DI BICICLETTE SONO I VERI NEMICI DELLA BICI
@ Biz: te la porto domani sera ok?? cmq stasera direi che passiamo allo juta poi ci mettiamo d'accorodo ok?? scusami ma non riesco ad inviare le mail ora che sono fuori!!
sta cosa degli ucraini che raccattano le bici e le portano all'est col furgone era passata anche sul coriere qui a mi-l'ano tempo fa. per me ha la stessa valenza delle leggende metropolitane sui cinesi che non muoio mai.
In via Taglio la signora chiude la sua Bianchi per entrare al bar ma mentre aspetta il caffè esce tre volte per controllare. En in una via con tal nome che vuoi fare?!?!?
@paolo: i veri nemici della bici non sono i ladri bensì quelli che la bici o non la pedalano e la lasciano marcire o i feticisti del pedale banalmente perchè in entrambi i casi contribuiscono a spostare il valore di una bicicletta dal suo valore d'uso a quello di scambio. Ne sono profondamente convinto! in un senso che trascende quello puramente materialistico. questione di cultura ciclica e non solo di oggetti.
Io sono invece convinto che, il massimo deterrente all'impulso di usare la bici, sia il fatto che te la guzzino. E' così da quando la bici è nata (almeno da noi).
Tanti comportamenti di mobilità sociale vedrebbero, in un'ottica di normale tranquillità di "abbandono della bici", la loro soluzione.
Credo che i delitti contro la bici dovrebbero essere trattati come delitti contro la persona (una sorta di carrozzina per paralitici).
Il fatto che economicamente non siano significativi per il singolo fa spesso dimenticare quanto possano esserlo per la comunità.
Lungi da me dal pensare che vi siano soluzioni differenti da quelle culturali credo che, lavorare in quest'ottica, possa dare più concreti contributi alla causa "usiamo di più la bici".
Per quanto riguarda l'analisi economica, pur in parte condividendola, mi pare che non tenga conto del fatto che, prima di tutto, nelle nostre bici (di ognuno di noi uomini) stanno spesso una parte delle nostre idee su come gira il mondo. Non sempre, non così tanto, però molto spesso (anche dietro bici fighine).
a parte che alcuni dei tuoi sillogismi non riesco a seguire o meglio li capisco a pelle ma con la logica proprio non ci siamo, la giustificazione del furto come deterrente per l'uso della bicicletta non la condivido, anzi mi sembra assurda. Io se guardo fuori non vedo gente impaurita dal fatto che gli fottino la biga (o meglio vedo gente impaurita da tutto che si rinchiude in casa [o in altri luoghi di concentramento del lavoro o del divertimento] alla svelta). Che il furto di una bicicletta possa essere odioso lo posso capire e l'ho sentito, e so anche che non "sono solo biciclette" ma non idealizzerei troppo lo strumento bici (altrimenti finiamo diretti diretti nei feticismi). Non voglio indagare i motivi che portano una persona a rubare una bici ma, penso, oltre ai casi di evidente necessità, uno dei motivi possa ricadere nella concezione comune itagliota della bicicletta come strumento di svago (borghesotto, tipo coppa cobram di fantozziana memoria) domenicale e non come mezzo di trasporto quotidiano.
Come nessun furto di automobile penso abbia mai (o nella stragande maggioranza dei casi) fatto desistere da comprarne un altra così è per la bici, tanto più che il valore di scambio di una bici e un inezia rispetto all'auto.
Percui non pigliamoci per il culo oltre, il furto è solo una scusa per non pedalare. Una scusa come tante altre che di solito sento rispondere quando chiedo perchè non lo fanno (furto, traffico, pioggia, sudore, mancanza di piste ciclabili, il sangue blu, ecc ecc). Oggi come ieri si continua a considerare un atteggiamento ragionevole (o tale è considerato a poche centinaia di chilometri da dove siamo) un intralcio alla "normale" circolazione delle bare a 4 ruote, le strade vengono progettate a misura d'auto blu dell'assessore e il decoro urbano è formato da stratificazioni di lamiere posteggiate. Oggi come ieri le discariche si riempiono di bici che basterebbe un nulla per metterle a posto e nelle cantine ne arrugginiscono tante altre. Oggi come ieri sulle pagine dei giornali ampiemente finanziati dall'industria automobilistica si sente cantare in coro "abbasso l'intelligenza, viva la muerte!". Le sirene del potere continuano ad intonare il mantra sicuritario "paura paura paura" e si annuncia già la prossima mossa del manganello. Ma tanto per allora saranno già sacrificate le nostre immaginazioni sull'altare dell'atomizzazione e non avremo niente da nascondere a persona alcuna.
vabè è tardi, non so se ho scritto in itagliano. Buonanotte e Buona Pasqua.
fede ci sono baronetti e madamalemerchese che non oserebbero mai usare un mezzo plebeo come la bici. Preferiscono ustilizzare un mezzo veramente esclusivo come l'automobile :) anche metaforicamente ma non troppo. e pure ci sono baronetti e marchese in bici.
12 commenti:
ciao gibbi! stasera non riesco a passare all'examcm alle 21 per riprendere la mia bici. come facciamo? domani? oppure appena ritorni a modena ci sentiamo. ecco la mia mail:
bizzarri.luca@gmail.com ... altrimenti chiedo a kappa il tuo numero. ok?
porca troia...se vado in ucraina in vacanza e cappello la mia ex bici mi faccio dire chi è stato a spedirla e quando torno lo inculo!!!
modena ha sempre dei bei primati...porca puttana: i vigili urbani più stupidi/stronzi, maggior numero di bici fottute, gendarmi più facce di cazzo che esistano...
d'ora in poi bisogna tenere controllati questi mercatini ...
magari si rischia anke di fare un affare, e poi detto sinceramente, se mi rubassero una bici e poi la ritrovo da loro mi girerebbero le palle ma 2 soldi per riprendermela glieli darei volentieri...
A me è capitato (accompagnando MrDiMaggio al treno) di veder scendere un tipo losco con bici da corsa. L'ho guardato incuriosito dal fatto che per montarci sopra si vedeva che dai tempi del triclo non pedalava. Tre ore dopo girava assieme ad altri due in via del Taglio. Magari veniva da Bologna per andare allo Juta in bici ma ...
I LADRI DI BICICLETTE SONO I VERI NEMICI DELLA BICI
Chi compra bici dai ladri e un Gendarme.
@ Biz: te la porto domani sera ok?? cmq stasera direi che passiamo allo juta poi ci mettiamo d'accorodo ok?? scusami ma non riesco ad inviare le mail ora che sono fuori!!
sta cosa degli ucraini che raccattano le bici e le portano all'est col furgone era passata anche sul coriere qui a mi-l'ano tempo fa. per me ha la stessa valenza delle leggende metropolitane sui cinesi che non muoio mai.
In via Taglio la signora chiude la sua Bianchi per entrare al bar ma mentre aspetta il caffè esce tre volte per controllare.
En in una via con tal nome che vuoi fare?!?!?
@paolo: i veri nemici della bici non sono i ladri bensì quelli che la bici o non la pedalano e la lasciano marcire o i feticisti del pedale banalmente perchè in entrambi i casi contribuiscono a spostare il valore di una bicicletta dal suo valore d'uso a quello di scambio. Ne sono profondamente convinto! in un senso che trascende quello puramente materialistico. questione di cultura ciclica e non solo di oggetti.
@SQRT(0): In guardia fellone!
Io sono invece convinto che, il massimo deterrente all'impulso di usare la bici, sia il fatto che te la guzzino. E' così da quando la bici è nata (almeno da noi).
Tanti comportamenti di mobilità sociale vedrebbero, in un'ottica di normale tranquillità di "abbandono della bici", la loro soluzione.
Credo che i delitti contro la bici dovrebbero essere trattati come delitti contro la persona (una sorta di carrozzina per paralitici).
Il fatto che economicamente non siano significativi per il singolo fa spesso dimenticare quanto possano esserlo per la comunità.
Lungi da me dal pensare che vi siano soluzioni differenti da quelle culturali credo che, lavorare in quest'ottica, possa dare più concreti contributi alla causa "usiamo di più la bici".
Per quanto riguarda l'analisi economica, pur in parte condividendola, mi pare che non tenga conto del fatto che, prima di tutto, nelle nostre bici (di ognuno di noi uomini) stanno spesso una parte delle nostre idee su come gira il mondo. Non sempre, non così tanto, però molto spesso (anche dietro bici fighine).
Stop.
@Cremaschia: Marrano, assaggerai la mia spada!
a parte che alcuni dei tuoi sillogismi non riesco a seguire o meglio li capisco a pelle ma con la logica proprio non ci siamo, la giustificazione del furto come deterrente per l'uso della bicicletta non la condivido, anzi mi sembra assurda. Io se guardo fuori non vedo gente impaurita dal fatto che gli fottino la biga (o meglio vedo gente impaurita da tutto che si rinchiude in casa [o in altri luoghi di concentramento del lavoro o del divertimento] alla svelta). Che il furto di una bicicletta possa essere odioso lo posso capire e l'ho sentito, e so anche che non "sono solo biciclette" ma non idealizzerei troppo lo strumento bici (altrimenti finiamo diretti diretti nei feticismi). Non voglio indagare i motivi che portano una persona a rubare una bici ma, penso, oltre ai casi di evidente necessità, uno dei motivi possa ricadere nella concezione comune itagliota della bicicletta come strumento di svago (borghesotto, tipo coppa cobram di fantozziana memoria) domenicale e non come mezzo di trasporto quotidiano.
Come nessun furto di automobile penso abbia mai (o nella stragande maggioranza dei casi) fatto desistere da comprarne un altra così è per la bici, tanto più che il valore di scambio di una bici e un inezia rispetto all'auto.
Percui non pigliamoci per il culo oltre, il furto è solo una scusa per non pedalare. Una scusa come tante altre che di solito sento rispondere quando chiedo perchè non lo fanno (furto, traffico, pioggia, sudore, mancanza di piste ciclabili, il sangue blu, ecc ecc). Oggi come ieri si continua a considerare un atteggiamento ragionevole (o tale è considerato a poche centinaia di chilometri da dove siamo) un intralcio alla "normale" circolazione delle bare a 4 ruote, le strade vengono progettate a misura d'auto blu dell'assessore e il decoro urbano è formato da stratificazioni di lamiere posteggiate. Oggi come ieri le discariche si riempiono di bici che basterebbe un nulla per metterle a posto e nelle cantine ne arrugginiscono tante altre.
Oggi come ieri sulle pagine dei giornali ampiemente finanziati dall'industria automobilistica si sente cantare in coro "abbasso l'intelligenza, viva la muerte!". Le sirene del potere continuano ad intonare il mantra sicuritario "paura paura paura" e si annuncia già la prossima mossa del manganello. Ma tanto per allora saranno già sacrificate le nostre immaginazioni sull'altare dell'atomizzazione e non avremo niente da nascondere a persona alcuna.
vabè è tardi, non so se ho scritto in itagliano. Buonanotte e Buona Pasqua.
ohi radicale..come mai il sangue blu è una scusa per nn andare in bici???
fede ci sono baronetti e madamalemerchese che non oserebbero mai usare un mezzo plebeo come la bici. Preferiscono ustilizzare un mezzo veramente esclusivo come l'automobile :)
anche metaforicamente ma non troppo.
e pure ci sono baronetti e marchese in bici.
@Radicale: Vorresti dire che sono una marchesa?
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